Il Brand
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Indossare un pensiero, una storia, incastonare
oggetti e tessuti nella trama della lana...
La mia storia
Karin Monica nasce nel 1983 in ambiente artistico, circondata dai quadri e dalle sculture del padre e dalla musica del fratello.
Fin da piccola, è stata attratta dalla manipolazione di diversi materiali, sviluppando una passione per l’esplorazione di tecniche artistiche varie.
Dopo il conseguimento del diploma in studi classici, si laurea in “Beni Artistici e Culturali”, approfondendo il suo interesse per le arti visive.
È proprio in questo periodo che scopre la tecnica del feltro ad acqua e del feltro ad ago, formandosi con feltraie di fama internazionale e integrando queste tecniche con altre pratiche artistiche.
Inizialmente Karin esplora il feltro in diversi settori, tra cui l’abbigliamento, l’oggettistica e la creazione di pupazzi per il teatro di figura.
Dalla Passione al Laboratorio
Con il tempo si specializza nella realizzazione di cappelli e copricapi, collaborando con il padre scultore, che realizza per lei forme in legno esclusive, scolpite a mano su modelli progettati ad hoc. Questo le consente di produrre prototipi unici e personalizzabili, in grado di coniugare creatività e artigianalità.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni dei modisti più noti nel settore e sviluppato collaborazioni con artisti emergenti.
Le sue opere sono state esposte in numerosi eventi collettivi, ricevendo premi e riconoscimenti in contesti sia nazionali che internazionali.
Le sue collezioni sono distribuite nelle boutique più prestigiose d’Italia e lavora anche su commissioni private.
Attualmente Karin collabora con una designer e decoratrice di interni per la realizzazione di elementi d’arredo e propone collezioni personali di art decor. Insegna, inoltre, la tecnica del feltro ad acqua sia in contesti sociali che tramite corsi privati.
Statement artistico
Karin Monica è affascinata dalle contaminazioni tra tecniche e materiali diversi, un approccio che le permette di dar vita a texture originali e inconsuete. Il suo lavoro si caratterizza per una costante esplorazione della materia, sia sotto il profilo tecnico che estetico, spingendo i confini della lavorazione tradizionale.
Pur lavorando principalmente con il feltro ad acqua, Karin non si limita alla tradizione. Combina questa tecnica con materiali e approcci inusuali – carta, metalli, tecniche di stampa, doratura, ricamo – creando opere che uniscono l’arte alla funzionalità. La sua ricerca continua a sfidare le rigidezze e le definizioni, rifiutando gli integralismi in favore di un continuo dialogo tra ciò che è utile e ciò che è estetico.
Le sue opere artistiche esplorano in particolare il corpo umano: contenitore della transitorietà, la mutevolezza di organi e viscere rende visibile gli stati emotivi più intimi, le solitudini e le fragilità più profonde. Si “esce” attraverso il corpo e i suoi rigetti.
I soggetti che predilige sono le teste e i volti e, infine, i copricapi: palcoscenici della faccia, puntini sulle “i”… definiscono uno stile, esplicitano caratteri, giocano con i personaggi, coprono esponendo. Bastano da soli a proporre il sé che si vuole far vedere...
