Il Brand
Il brand
Arte e utilità.
Materia viva da indossare
La mia storia
Sono cresciuta in un ambiente familiare artistico che ha nutrito fin da subito la mia curiosità per la materia e la forma.
Dopo gli studi in Beni Artistici e Culturali, ho iniziato a interessarmi all'arte tessile, in particolare ho scoperto la tecnica del feltro realizzato a mano ad acqua e ad ago.
Ho iniziato a formarmi e a studiarne le potenzialità, applicandola a diversi contesti artistici e produttivi, specializzandomi poi nella progettazione e nella realizzazione di cappelli.
Il feltro è una materia viva, che amo intrecciare con altri elementi per dare vita a copricapi e oggetti d’arte unici.
Ho avuto la fortuna e l'onore di collaborare artisticamente con mio padre, scultore e pittore, che scolpiva per me le forme in legno su cui nascono le mie creazioni.
Ho lavorato per modiste di alto livello e collaboro con artisti, ho esposto in Italia e all’estero e insegno le tecniche del feltro in diversi ambiti, condividendo la mia passione per la bellezza del gesto artigianale e artistico.
Oggi le mie creazioni sono vendute in alcune tra le più rinomate cappellerie e boutique italiane e aquistabili sul mio shop online. Progetto e realizzo anche pezzi su misura per clienti privati.
Concept artistico
La mia ricerca risiede principalmente nell'arte tessile e nasce dalla sperimentazione e dal dialogo tra tecniche e materiali diversi.
La manipolazione è il mio interesse principale: la possibilità di dare vita a forme complesse partendo da materie pure ed elementari. Nelle fibre tessili, in particolare nella lana, ho trovato questo calore ed essenzialità, e nella tecnica dell'infeltrimento ad acqua ho scoperto un potenziale espressivo potente e liberatorio.
Attraverso la contaminazione della tecnica del feltro a mano con altre pratiche artistiche e artigianali, intrecciando la lana con carta, metalli e altre fibre, esploro i confini tra arte e funzione, tradizione e innovazione.
I soggetti che prediligo sono le teste, i volti e, infine, i copricapi: palcoscenici della faccia, definiscono uno stile, raccontano caratteri, giocano con i personaggi, coprono esponendo.
Bastano da soli a proporre il sé che si vuole offrire allo sguardo .
Sono puntini sulle "i".
A mio padre
Tutta la mia attività è dedicata a lui.
Ogni singolo pezzo realizzato o immaginato.
Ogni cigolio della chiave che apre la porta.
Ogni istante in laboratorio.
Ogni esperimento, ogni azzardo.
Ogni impazienza bambina di dare forma.
Ogni febbre di perfezione.
Ogni fragilità esposta.
Ogni pianto che mi sorprende all'improvviso e mi lascia lì.
Ma soprattutto ogni momento in cui sposto e ricomincio.
Ogni silenzio. Denso.
Ogni fruscio ritmico delle mani che sfregano la lana. Un mantra che scalda e consuma.
Ogni maglione gettato sulla sedia e ogni manica arrotolata. Il profumo del sapone. Le macchie sulle mani. Il dolore, alle mani.
La furia per un errore, ma soprattutto la tenacia nel recuperare.
Ogni piccolo successo.
E l'aver imparato a fare da sola.
Tutto questo era con lui. E adesso è per lui.
Mio padre.
L'unico vero artista che io abbia mai conosciuto, nella carne e nel dolore. Nell'esposizione e nella trasformazione.
È la grammatica che entrambi conosciamo, che ci unirà nonostante.
A te, papà